Grobnik, Croazia – Nel difficile ultimo weekend della NASCAR Whelen Euro Series, andato in scena sullo spettacolare circuito di Grobnik, Max Lanza è salito nuovamente sul podio del Trofeo Challenger, dimostrando grinta, velocità e carattere in una gara decisamente insidiosa. L’ottimo risultato ha tenuto aperte le chance di vittoria della speciale classifica fino all’ultima gara della stagione, uno sforzo però vanificato da un violento crash che ha posto fine ad ogni velleità di vittoria per il pilota romano a pochi giri dal termine.
Al netto dello sfortunato risultato di gara 2, che ha spinto Lanza ai piedi del podio finale della classifica della EuroNASCAR PRO, resta la solidità di una lunga ed esaltante rimonta che ha visto il protagonista il pilota romano dopo la trasferta inglese, quando lo staff medico lo ha tenuto precauzionalmente a riposo non permettendogli di partecipare alle due gare in programma. “Non è certo il finale di stagione che mi sarei aspettato. Non lo meritavo io, non lo meritavano i ragazzi di CAAL Racing e non lo meritavano tutti coloro che mi hanno supportato e sostenuto per tutta la stagione. Purtroppo però a volte le corse sono anche questo.” ha commentato Max Lanza, che traccia un bilancio positivo della sua prima stagione tra i professionisti della NASCAR europea. “In ogni caso sono molto soddisfatto del mio 2022, non è finito come avrei voluto ma ci ha comunque regalato gare esaltanti e ottimi risultati. Penso alle 29 posizioni rimontate a suon di sorpassi a Valencia o alla Top6 di Most. Siamo stati molto veloci e competitivi durante tutto l’anno, abbiamo conquistato quattro Top10 e lottato per il titolo Challenger fino all’ultima gara, siamo arrivati qui a Grobnik addirittura in testa alla classifica dopo una rimonta esaltante. Ci è mancata la ciliegina finale, ma la sostanza di una stagione concreta c’è e rimane tutta. Ora ci prendiamo qualche settimana di meritata vacanza, un po’ di pausa per ricaricarci in vista di un 2023 che non vedo l’ora che inizi…Abbiamo tante sorprese in serbo!“